venerdì 23 maggio 2014



Ho visto al cinema X-Men: Giorni di un Futuro Passato.
Ci ho accompagnato mio fratello. Chi mi conosce lo sa perfettamente che a me, gli X-Men, non è che piacciano tanto; al di fuori di Tempesta, non trovo nessun personaggio veramente interessante. Però, sicché a me piacciono i film sui supereroi, e dal momento in cui Wolverine l'Immortale non mi era dispiaciuto, ho pensato di darcelo uno sguardo. Ebbene, mi ha lasciato veramente senza parole!

Giorni di un Futuro passato vede il ritorno alla regia di Bryan Singer, che già lavorò sui primi due capitoli di X-Men una quindicina d'anni fa, e prende spunto ampiamente da uno dei cicli narrativi più famosi sugli X-Men, dall'omonimo titolo. La storia è pressoché simile: in un futuro post-apocalittico dove le Sentinelle, giganteschi robot programmati per eliminare e/o contenere i mutanti, hanno preso il sopravvento sull'umanità iniziando ad eliminare non solo i mutanti ma anche gli esseri umani, un piccolo gruppo di X-Men si riunisce ed escogita un piano per evitare che tutto ciò accada riportando uno di loro nel passato. Nel fumetto, la prescelta fu la neofita Kitty Pride, alias Sprite, mentre nel film lo è Hugh Jackman - Wolverine. Chiara scelta commerciale, ovviamente, come non utilizzare il personaggio più amato della saga cinematografica? Scelta che però, nonostante prenda questa piega, non risulta per niente forzata. Davvero, anche io stesso pensavo che il film risultasse come quell'X-Men 3 che molti ancora ricordano con rammarico, e mi aspettavo una sorta di "omaggio" ai primi film, che a discapito del successo che abbia riscosso, a me non sono mai piaciuti. Ebbene, a parte che per molti la presenza di Singer alla regia faceva ben sperare, io stesso mi son dovuto ricredere. La reunion del cast originale è stata una trovata a dir poco geniale, non solo per dare continuity ai vecchi film, ma anche per far ricordare a tutti quel fascino che incantò i primi fan. Tante scelte azzeccatissime, compresa quella di mandare Wolverine nel passato, che per quanto sappiamo tutti che è stata dettata per ovvie motivazioni commerciali, trova una sua logicità. Un applauso anche per l'intero cast, veramente ottimo. Purtroppo non ho mai voluto vedere X-Men: First Class, un po' per noia, un po' perché come dicevo non mi piacciono gli X-Men, ma mi sa che dopo questo film mi rifarò perfettamente! Strepitose le interpretazioni di Charles Xavier e Magneto, con - devo proprio dirlo - maggiore attenzione riguardo al secondo. Non parlo di Ian McKellen (grandissimo attore a prescindere), e nemmeno di Michael Fassbender - ma di Magneto! Una caratterizzazione veramente inaspettata, sia nella sua versione "del futuro" che quella giovane; un personaggio con tante sfaccettature e completo, e uno dei migliori cattivi mai visti sul grande schermo. Mi ha lasciato veramente senza parole, per me il film non è stato affatto brutto, ma diventa spettacolare solo per Magneto! Una piccola parentesi positiva è dedicata anche a Quicksilver, interpretato da Evan Peters. Personaggio simpatico che ha lo scopo di alleggerire i toni della pellicola, dimostrando come sia possibile dar spessore a tutti i personaggi, anche se destinati ad apparire in piccole scene! Grandiosa anche la battuta di Quicksilver sulla presunta paternità di Magneto, che nei fumetti non è tanto presunta, in quanto il velocista è appunto proprio suo figlio!

Il giorno prima di vedere il film, mi sono letto anche il fumetto di Giorni di un Futuro Passato, tanto per avere un po' la giusta idea di cosa avrebbe parlato il film. Ovviamente, non è proprio preso pari pari, ha anche questo le sue differenze sostanziali, lasciando intatti alcuni elementi, quali appunto il ritorno al passato per sventare la minaccia delle Sentinelle e il nemico da affrontare che scaturirà questa serie di eventi (Mystica). Non manca anche qualche piccolo riferimento, come la lotta con Mystica a Parigi. Ma poco conta, infatti Days of Future Past conta di essere una storia originale che vuol prendere solo spunto dall'arco narrativo, e lo fa alla perfezione, riuscendo anche a sistemare un po' quella continuity distorta della saga degli X-Men.

In definitiva, Giorni di un Futuro Passato è il perfetto sequel sia per X-Men: First Class che per Conflitto Finale, buchi temporali - ahimè - a parte. Ma come dicevo, lo scopo di questo film è stato anche quello di "mettere apposto" tutte quelle incongruenze presentatesi costantemente in ogni film, creando una continuity lineare. L'ho apprezzato veramente tanto, anche se credo abbia amato più le scene con Magneto che le altre. Un bel film sui supereroi, conferma la bravura di un regista che, se pur ha diretto un flop colossale come Superman Returns, va riconosciuto il successo. Una saga che si rilancia col botto, e che lascia ben sperare per il sequel, sempre diretto da Singer, che vedrà gli X-Men alle prese con il primo mutante della storia: Apocalisse! Non azzardatevi a perdere la scena finale dopo i titoli di coda!

PS: Ellen Page, una delle mie attrici preferite, ha purtroppo un ruolo sì importante, ma marginale. Avrei voluto vedere di più, ma tant'è... almeno non c'è la solita solfa trita e ritrita su Wolverine, la quale caratterizzazione sembra che non abbia più nulla da dire!

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