venerdì 11 agosto 2017



Uno dei principali motivi per cui non ho più scritto recensioni nel mio blog è stato, ahimè, il non essere riuscito a trovare un'opera che mi avesse colpito così tanto da volerne scrivere qualche riga. Quest'oggi invece sono qui, a parlare di The Noise, fumetto horror tutto italiano edito dalla Editoriale Cosmo (e realizzato inizialmente con l'Ora Pro Comics del compianto Ade Capone) con la sceneggiatura di Pietro Gandolfi accompagnato dai disegni di Nicola Genzianella.

Di cosa parla The Noise?
Semplicemente raccoglie, in 160 pagine, tre storie parallele apparentemente slegate tra loro se non per l'evento che sta scombussolando l'intera popolazione americana: un forte rumore assordante e incessante sta portando alla follia le persone. In men che non si dica, le strade diventano teatro di una violenza inaudita e senza ritegno nei confronti di chi non è "influenzato" da questo rumore. Esattamente, perché se questo suono (udibile da chiunque) porta ad una vera e propria follia primordiale ad alcuni soggetti, c'è chi ne rimane misteriosamente immune. I nostri protagonisti, ognuno di una città differente, sono tra questi ultimi e lottano disperatamente per la sopravvivenza. La particolarità di questa storia? Uno dei protagonisti che seguiamo è un serial killer psicopatico e ricercato dalla polizia per violenti crimini verso donne i quali cadaveri vengono brutalmente deturpati.

Inutile dire che le premesse di The Noise sembrano quantomeno banali, ma con un espediente originale, l'atmosfera a-là invasione zombie assume un intrigante spunto iniziale, se andiamo poi a precisare che fin dall'inizio ci viene fatto intendere che un racconto di zombie non si tratta, la voglia di continuare a leggere è tanta per comprendere di cosa realmente si tratti. Specie se contiamo che ha un inizio al cardiopalma, uno dei migliori che io abbia mai letto in un fumetto.

Pochi spoiler sulla storia, se non un paio di commenti a caldo: la sceneggiatura è perfetta, la narrazione scorre bene ed è un fumetto fatto come si deve, ovvero che dà il giusto equilibrio qualitativo tra narrazione e disegni, quindi in nessuno dei due "campi" si va per strafare per dare una impronta che possa far valorizzare maggiormente un aspetto rispetto all'altro. Unica nota stonata? La Cosmo ci piazza in copertina la dicitura STORIA COMPLETA, ma di una storia completa non si tratta in quanto il racconto si conclude sul più bello. Possiamo trarne, però, un aspetto positivo sulla qualità inattaccabile del fumetto di per sé: troppo perfetto per non vederne una continuazione.

Spero vivamente che Gandolfi sia al lavoro con il secondo ciclo narrativo, perché dopo aver letto il primo, si sente la necessità di storie horror a fumetti come The Noise. Così come io ne sento il bisogno di andare a riscoprire questo autore anche come romanziere di genere horror.