lunedì 15 agosto 2016



L'Universo Cinematico DC si delinea col primo film senza Superman.
L'argomento di discussione che spesso divide i fan sui cinecomics supereroistici è sempre quello, chi è meglio, la Marvel o la DC? La seconda è decisamente la più giovane e tenta di differenziarsi ai metodi "Marvelliani", a detta di molti anche in maniera scadente e caotica. Per quanto mi riguarda, invece, a mio avviso la DC sta attuando un piano abbastanza lineare e coerente: ogni film si svolge in funzione a ciò che avverrà dopo. O almeno così spero, ad ogni modo i presupposti ci sono tutti. Suicide Squad, infatti, nasce proprio a seguito degli eventi di Batman v Superman. Attenzione agli spoiler, se non avete visto quest'ultimo, per quanto riguarda Suicide Squad, invece, mi conterrò molto con essi.

Come visto nel finale di Dawn of Justice, Superman è morto. La sua morte ha lasciato spiazzato il Governo americano che, coscienti che il mondo stia cambiando e che la minaccia metaumana è incombente, dopo che questi sono usciti allo scoperto dopo l'arrivo di Superman, decide di mettere su una squadra di metaumani per fronteggiare un'eventuale minaccia simile a quelle di Zod e Doomsday. Ma come rispondere alla distruzione che questi super-esseri causano ogni volta che si fronteggiano? Semplice, dare il compito a super-criminali sui quali far ricadere la colpa. Impiantando loro una microbomba nel collo per farli sottostare al loro volere, Amanda Waller mette su la Task Force X, conosciuta ufficiosamente come la Suicide Squad. All'incombere di una minaccia che rischia di porre fine al mondo come lo conosciamo, la squadra viene quindi assemblata e gettata sul campo, guidata dal Colonnello Rick Flagg. Ma non solo: sulle tracce della Suicide Squad c'è anche il Joker, con la sua personale missione di recuperare l'amata Harley Quinn.

Le aspettative di questo film? Altissime, per quanto mi riguarda. Con David Ayer alla regia, fresco del successo di Fury, il film si preannunciava divertente, diverso dai soliti cinecomics dovuto proprio grazie alla capacità del regista di dare forte spessore ai personaggi. Soprattutto quelli fuori di testa (vedi Fury, appunto). Sono molto rattristato nel dire che dopo averlo visionato sono rimasto abbastanza deluso. Non per la mancanza di una caratterizzazione dei personaggi, questa c'è ma si nota ma non si percepisce. L'intero film è incentrato su due personaggi: Deadshot e Harley Quinn, viene dato un po' di spazio a El Diablo e a Captain Boomerang vengono date delle scene comiche. Il resto è soltanto di contorno. Come giusto che sia, ok, ma mi sarei aspettato qualcosa di più. Con questa premessa, diamo un attimo uno sguardo ai personaggi.

Deadshot e Harley Quinn: come detto, i due protagonisti assoluti del film. Deadshot è ok, in quanto il leader storico della Task Force X. Personaggio che è in linea con Will Smith in quanto simile a molti interpretati dall'ex Fresh Prince of Bel-Air. Harley Quinn, invece, è l'elemento inserito per far felici le fangirl - ma non incoerente, in quanto protagonista dell'ultima incarnazione fumettistica della Squadra Suicida. I loro background sono delineati, non approfonditi, ma vengono narrate le loro origini e motivazioni personali. Per Deadshot è l'amore verso sua figlia mentre per Harley è il desiderio di avere una vita normale col suo Puddin'. Interessante l'aver visto sprazzi del rapporto tra i due clown che risulta sembrare abbastanza fedele all'idea datagli da Paul Dini in passato, avrei voglia di approfondirlo magari vedendoli in qualche pellicola futura, magari appunto nella futura trilogia di Batman diretta da Ben Affleck,

Captain Boomerang: interpretato da Jay Courtney, è la scheggia impazzita. Il folle, lo stronzo per antonomasia nonché membro storico della Suicide Squad e quella che gli americani definirebbero wild card. Peccato, però, che gli è stato dedicato poco spazio. Ingiustamente, se consideriamo il fatto che lui ha più storie come membro della Task Force X che come villain di Flash. Per quanto riguarda la sua caratterizzazione, invece, non credo siano stati molto fedeli, facendo più pressione sul suo lato stupido che malvagio (Digger Harkness è viscido, opportunista ed egoista) risultando l'elemento comico del gruppo. Interpretazione grandiosa, direi, ma è lasciato a metà e questa cosa mi ha un po' lasciato interdetto.



Rick Flag e Incantatrice: due personaggi che hanno ruoli l'uno in funzione dell'altro e niente più. Uno è un soldato incaricato di tenere a bada la Task Force X, l'altra è una strega millenaria che mette a rischio l'intero progetto della squadra suicida. Geniale l'inserimento di Flag, personaggio che ogni tanto la DC pesca fuori a caso dandogli ogni volta un ruolo differente.

Amanda Waller, El Diablo e gli altri: qui cercherò di essere più sintetico possibile. Amanda Waller, interpretata da Viola Davis, è semplicemente perfetta, in linea col personaggio dei fumetti (nell'era moderna, almeno, non nella versione obesa pre-New 52). Leader incontrastata e donna con le palle. El Diablo, invece, è l'unico membro della squadra che ha un tantino di spessore in più, ci si lascia avvicinare allo spirito del personaggio, alle sue emozioni. Personaggio giovanissimo, considerato che nasce nel 2011 sulle pagine di Suicide Squad, il quale risulta veramente ben curato. Poco curati invece sono Katana, Killer Croc e Slipknot. La prima è soltanto un personaggio affascinante, di lei viene spiegato veramente poco ed è un peccato, vista la natura folle e mistica; Killer Croc funziona al suo scopo ma non va oltre al ruolo assegnatogli. Infine, Slipknot, un personaggio così irrilevante nei fumetti che nel film serve soltanto ad una cosa. No spoiler, tranquilli.



La formazione della squadra, se siete appassionati di fumetti e conoscete la storia, è mista tra la primissima formazione e quella moderna con l'aggiunta di qualche personaggio batmaniano. Come notato, non ho specificato chi sia il cattivo della storia, scelta che ho volutamente condiviso con i trailer del film i quali si sono tenuti ben saldi dal volercelo mostrare. Se conoscete minimamente le origini editoriali della Suicide Squad, vi basti sapere che si basa sulla mini-saga Nightshade Odyssey di Ostrander (il quale viene anche omaggiato nel film!) del 1988, una delle primissime storie della Suicide Squad. Infine, non ho parlato di Joker. Per quello, aspetterò di vedere la versione in lingua originale perché davvero non ho ben capito l'interpretazione datagli da Leto. Visivamente è un tamarro e pappone e potrebbe stonare, ma il ruolo affidatogli è quello: Joker è un boss del crimine, un terrorista con le mani in pasta ovunque. Quindi quel ruolo datogli è azzeccato anche se fa strano a guardarlo, ma per un'analisi completa aspetterei di vederlo in lingua originale.

Considerazioni generali.
Come dicevo, il film mi ha lasciato un po' deluso. Innanzitutto perché si preannunciava come un film con una personalità tutta sua, con una sorta di stile. Ma così non è stato, anzi si è mostrato come un cinecomic da manuale, con scene caotiche e qualche dialogo sopra le righe. Le presentazioni dei personaggi sono l'unica cosa che veramente funziona, soprattutto quella di Harley Quinn, peccato che quella scelta stilistica si ferma su quella serie di flashback facendo perdere tutta la magia. Credo che la produzione abbia penalizzato fortemente la pellicola, in quanto il lavoro minuzioso di Ayer sui personaggi si nota, ma non traspare e per quanto riguarda il lavoro nell'insieme, non sembra proprio avere, appunto, identità. Ed è per questo semplice motivo che ne resto deluso. Non è esclusa però una seconda visione, soprattutto quando è palese che ci sarà una versione estesa, come in Batman v Superman che colmerà quei buchi di sceneggiatura palesi e sto parlando di scene che non hanno il benché minimo senso, Boomerang per un attimo lascia il gruppo e poi riappare a caso nella sequenza successiva. Insomma, la produzione ha scazzato nuovamente e che sia voluta o meno non ci è dato sapere fatto sta che, nonostante Suicide Squad stia accumulando consensi, anche questa volta mi vedo andare controcorrente e per la prima volta con un giudizio negativo.

Suicide Squad non mi è piaciuto.
Non ha identità, è sì divertente, sì ha funzionalità nella costruzione dell'Universo Cinematico DC e sì, ha una cura dei personaggi che volevo. Ma, lo ripeto per l'ennesima volta: la mancanza di una sua identità lo rende uguale a un qualsiasi cinecomic.

E avrei voluto vedere più Captain Boomerang.