giovedì 4 febbraio 2016



È successo ciò che non volevo che accadesse.
Abbandono ufficialmente la serie dedicata al Velocista Scarlatto dopo ben 11 episodi di caos creativo e trame così infantili che i Teletubbies a confronto sono un thriller psicologico ben articolato. Questo spiega perché ho voluto specificare nel titolo che qui "recensirò" solo metà della seconda stagione in quanto mi ha fatto così schifo che l'ho abbandonata del tutto. E le possibilità gliene ho date, anche troppe! Ma andiamo per gradi. Ripercorriamo cosa è accaduto al mio indice di gradimento dalla prima stagione all'episodio 11 della seconda.

A dire il vero, non ci sarà proprio bisogno di un recap totale, la recensione della prima stagione l'ho già scritta in un post precedente, se devo essere breve riassumerei dicendo che la prima stagione iniziò in un modo totalmente anonimo. Episodio pilota un po' spento ma che gettava delle basi interessanti al punto di incuriosire per guardare gli episodi successivi, il resto invece un po' altalenante. Tanta carne al fuoco, alcuni elementi apparentemente giocati benissimo e qualcosa che, se pur con delle lacune e degli elementi di fastidio (Iris West nera) riusciva a reggersi perché era qualcosa di bello! E la conclusione della prima stagione aveva lasciato intendere degli interessanti sviluppi ed è infatti proprio da quella conclusione che inizia la seconda stagione (più o meno) peccato però che quegli interessanti sviluppi non siano stati interessanti ma così banali che mi ha fatto rimpiangere gli inutili finali di stagione di Smallville.

Ricapitolando, Eobard Thawne era l'Anti-Flash e aveva preso le sembianze di Harrison Wells. Eddie Thawne, il suo pronipote e fidanzato di Iris, decide di uccidersi per fermare Thawne eliminandolo dall'esistenza, ma questo evento crea un'anomalia: un buco nero si forma su Central City e l'esistenza stessa rischia di collassare. L'unica soluzione sensata è tornare indietro nel tempo, impedire a Eddie di suicidarsi e spedire a suon di pugni l'Anti-Flash nel suo futuro. Ma, ovviamente, no. Gli sceneggiatori di Flash devono avere qualche ritardo e decidono che l'anomalia va fermata semplicemente correndoci attorno e con Firestorm che si fa esplodere al suo interno. Va bene. Qui la mia prima delusione, perché l'unica scelta sensata viene ridotta a un finale così infantile che fa cascare le braccia, ma decido ugualmente di proseguire la serie, però... senza alcun senso, Eobard Thawne decide di "confessare" (mantenendo le sembianze di Wells) l'omicidio dei genitori di Barry - come se avesse senso, visto che lui era sparito da tutt'altra parte - scagionando così suo padre che, appena uscito di prigione, senza alcun motivo decide di andarsene perché "deve vivere la sua vita e non può intralciare il figlio Barry nel suo nuovo ruolo da supereroe". Vabbè. Nel frattempo, l'esplosione del buco nero (o anomalia, chiamatela come volete) ha creato dei portali a Terra-2, luogo da cui provengono i nuovi cattivoni tra cui Atom Smasher (interpretato dall'ex wrestler Adam Copeland, alias Edge), Dr. Light che in realtà è la Linda Parker di Terra-2 e King Shark che, devo dirlo, in quei 30 secondi di apparizione ha fatto la sua porca figura, bellissima CGI, ma viene eliminato così, a culo, con un colpo di fucile futuristico e rinchiuso (a detta loro, ma noi non lo sappiamo) nella prigione degli Star LABS. Vabbè. Ovviamente, da Terra-2 provengono anche il nuovo cattivone, Zoom, e l'Harrison Wells di Terra-2 che dà la caccia a Zoom perché ha rapito sua figlia Jesse (colei che dovrebbe divenire Jesse Quick, altro velocista nei fumetti). Zoom è un altro nemico che, devo dire, convince. Ottimo costume, ottima presenza scenica e Tony Todd a dargli la voce (sublime!) mentre Harrison Wells non ne capisco il senso. Proviene da Terra-2 e la gente non si fida perché teme potesse essere cattivo come il suo "gemello", dimenticandosi a tratti che l'Harrison Wells da loro conosciuto non era lui per davvero ma Thawne. Per tutto. Il santo. Tempo. Vabbè.

Il resto è tutto nella narrazione. Dialoghi veramente al limite del ridicolo, in men che non si dica è diventato un surrogato di Arrow, con le infinite citazioni al DC Universe fatte a caso (il Flash-segnale, cazzo) e uno sviluppo della trama così lineare da non lasciare nemmeno uno scorcio di varie possibilità di sviluppo. Se la prima stagione aveva delle lacune facilmente passabili vista la qualità dello show, questa seconda stagione è messa su così male che rende intollerabili anche il più piccolo difetto. Ma poi, i personaggi sono snaturati in una maniera allucinante. Joe West è diventato un personaggio caricaturale, un uomo che non sembra più un detective ma un adolescente che crede di essere un detective; la futura Killer Frost, Caitlin, poi... snaturata è dir poco! Nella prima stagione lei era reduce da un temibile lutto, il suo fidanzato Ronnie era stato dichiarato morto proprio il giorno in cui lui le aveva chiesto di sposarlo e, con coerenza, il suo personaggio era diventato freddo (questa, signori, è una citazione fatta bene riferendosi al suo futuro ruolo da Killer Frost!), distaccata e poco propensa a nuovi interessi amorosi. Nel corso della prima stagione aveva sì manifestato un'apertura, ma ciò era dettata dalla speranza che potesse riavere il suo fidanzato. Ma, ahimè, Ronnie muore di nuovo e stavolta lo stesso giorno in cui si sono sposati e come affronta Caitlin questo secondo e definitivo lutto? Si trasferisce in un nuovo laboratorio e si innamora follemente del Jay Garrick di Terra-2 solo perché lui è uno scienziato (!!!) e difende quel rapporto con le unghie e con i denti. Molto coerente. Così come è coerente la battutina fatta da Cisco nel primo episodio riguardo il nuovo lavoro di Caitlin rimarcando come nella prima stagione la gente entrava e uscire dagli STAR Labs con estrema facilità... salvo poi per riportare Caitlin al suo vecchio posto, senza lasciare il suo nuovo lavoro, dove trascorre la maggior parte del suo tempo. Dimenticandosi, in 11 episodi, che lei un lavoro ce l'ha ancora ma è ancora a perder tempo agli STAR Labs! Vabbè!

E qui torno sulla questione dell'abbandono dopo l'episodio numero 11. Episodio in cui ho riposto le mie ultime speranze di riuscire a vedere qualcosa di differente, qualcosa che mi facesse rivalutare l'intera stagione, qualcosa che mi facesse vedere una speranze di poter vedere delle sotto-trame interessanti, dei vincoli. E invece niente. Il ritorno dell'Anti-Flash (Eobard Thawne, che fortunatamente si son ricordati non era Wells, lol) è stato spiazzante, lui risulta come un'anomalia temporale, non dovrebbe essere lì perché Eddie ha cancellato la sua esistenza! Ma come hanno risolto intelligentemente questi autori geniali? Eddie deve continuare a esistere perché lui è tornato indietro nel tempo a uccidere sua madre ma no, comunque proviene da un'altra linea temporale. E i personaggi come reagiscono a questo paradosso che non dovrebbe nemmeno esistere? "Ah, ok, rispediamolo nel suo tempo allora!". Vabbè!!

Conclusioni.
No, vabbè, c'è bisogno che tiri fuori delle conclusioni?
Sono veramente rammaricato che la serie abbia preso questa piega perché la prima stagione era veramente bella! Tutto scorreva lentamente, tutto dava l'impressione di un qualcosa di ben studiato, anche gli easter eggs erano messe lì con un senso. Questa seconda stagione se è possibile è diventata anche peggio di Arrow. Cattivi inseriti senza alcuno scopo, trovate narrative veramente squallide. "C'è questo nemico che avremmo dovuto trovare un anno fa, non ha senso inserirlo adesso ma c'è sempre stato e solo ora ne parliamo per la prima volta. Uh guarda, sta rapinando la stazione di polizia proprio ora!". Di nuovo, vabbè. C'è da dire poi che nemmeno l'idea di un episodio diretto da Kevin Smith mi fa venir voglia di proseguire. Nemmeno il crossover con Supergirl (serie che non seguo perché non m'attira). Proprio zero. L'inserimento di Wally West ci sta, mentre il debutto di Patty Spivot è avvenuto troppo presto ed è finito altrettanto presto. L'idea generale è che si sono così concentrati sull'incremento della CGI che hanno deciso di spendere i soldi del budget aumentato per elementi futili a ciò che dovrebbe reggere una qualsiasi produzione televisiva: lo sviluppo della storia. Ben venga trovarsi King Shark (anche se per 20 secondi), nuove sfide tra velocisti ed effetti visivi in CGI fatti bene ma se manca l'elemento di base cade tutto e succede che dopo un po' perdi spettatori. A me han perso sicuramente. La mancanza di una storia e di qualcosa che ti tenga incollato allo schermo fino alla settimana successiva qui è sostituita da elementi che -a detta dei produttori- debba affascinare, da Kevin Smith al ritorno di Mark Hamill nei panni di Trickster. Ma manca la base, tutto questo diventa merda. È diventato merda.

In definitiva, cosa è The Flash? Una serie adolescenziale, fatta pure male.
Adatta ad un pubblico dai 10 ai 17 anni, l'età in cui frega un cazzo di cosa si sta guardando, basta che ci siano drammi familiari, cattivi strani, villain divenuto anti-eroi che avranno un ruolo in spin-off buttati giù a culo (Legends of Tomorrow) dove non c'entrano una beneamata mazza... ma sto divagando. Questa è solo la linea guida dei produttori di questa immonda stronzata che va avanti dai tempi di Arrow. Spero finisca tutto subito, perché - davvero - la Marvel sulle serie TV rompe il culo alla DC Comics. iZombie a parte, ovviamente.

P.S.: Tony Todd è veramente l'unica nota positiva di tutta 'sta seconda stagione!