venerdì 2 dicembre 2016



Quando parliamo di serie TV, non sono mai il più adatto a farlo.
L'avrò ribadito più di cento volte in questo blog, non sono tipo da serie TV - ne seguo alcune e raramente mi lascio trascinare in una visione per semplice curiosità. Questa volta è capitato con Crazyhead, una serie horror, chiaramente tendente alla commedia di nazionalità inglese. Insomma, per il sottoscritto si è presentata come una serie dai giusti prerequisiti, niente che mi potesse far gridare al capolavoro assoluto come accade in ogni puntata di Ash vs. Evil Dead (lì raggiungiamo livelli inarrivabili) però, ho pensato: serie inglese, da sei episodi, si può fare. In poche parole, mi sono lasciato trascinare, totalmente ignaro di cosa andasse infine a trattare.

Crazyhead, in sostanza, parla di due ragazze un po' sopra le righe: Amy e Raquel sono due ragazze che faticano ad integrarsi con le altre persone, Raquel in chiave più marcata, a causa di un dono particolare: sono in grado di vedere i demoni. Raquel, che rispetto ad Amy non riesce affatto a legare con le persone, una volta scoperto che la ragazza ha il suo stesso dono, inizia a frequentarla e, assieme a Jake (ragazzo a dir poco odioso innamorato di Amy) danno la caccia ai demoni. Il tutto, contornato dal classico cattivone demone che vuole portare un esercito sulla Terra e qualche "demone" (figurale e non) del passato travagliato di Raquel.

La serie si apre quindi con un esorcismo poco ortodosso, che va dalla consultazione del rito su internet a far la pipì sulla vittima, tanto per chiarire sin dal principio quali sono i toni che andranno ad accompagnarci per ben sei episodi. E devo dire la verità, convince parecchio. L'umorismo inglese, sempre irriverente e sopra le righe, è qualcosa che non si sa perché ma fa sempre effetto, tanto da riuscire a rendere carina e guardabile una serie che si muove in maniera un po' scontata e prevedibile. Esatto, perché se proprio dobbiamo dirla tutta, a parte la sigla, non ha nulla di particolare. Niente di nuovo, niente di mai visto. Lo zero assoluto della novità. Eppure, la comicità riesce a far sorridere. Ma qui abbassiamo un po' i toni, perché sebbene ci riesca non alza affatto la qualità dello show. Le attrici, a parer mio, sono sì brave ma mancano di qualcosa di caratteristico. La scelta di utilizzare dei volti differenti dai classici stereotipi "ci sta", non pensiamo alle classiche ragazze dai capelli sempre al proprio posto e super-truccate, Amy e Raquel escono fuori da ogni canone di bellezza stereotipata, sia per aspetto che per caratterizzazione, tuttavia nonostante ciò e la bravura indiscussa delle due, manca sempre quel tocco in più. Amy, interpretata da Cara Theobold, non enfatizza a dovere il suo personaggio, per tutto il tempo ha sempre la stessa medesima espressione con gli occhi spalancati. Susan Wokoma, alias Raquel, è già più calata nella parte ma ha zero carisma. Parlando di gusti personali, il suo ruolo è sì divertente, ma la sua presenza abbastanza irritante e "antipatica" a pelle. Lo stesso discorso si applica a Lewis Reeves (Jake) mentre per Arinze Kene (Tyler, il fratello di Raquel) il discorso è inesistente perché svolge un ruolo molto marginale. Nulla, nel cast, è degno di nota. Dei personaggi che interpretano degli archetipi ma che più di recitare due battute non sanno far trasparire emozioni o particolarità. Non è qualcosa che incide pesantemente sull'intera qualità della serie, però gli sottrae sicuramente molti punti.

In definitiva.
Non ho intenzione di bocciare completamente Crazyhead: resta una serie indiscutibilmente carina e divertente, adatta a spendere 40 minuti se proprio non si ha nulla da fare. Il ché non è poi tanto malaccio. Comprendo che, per il genere horror comedy, è sicuramente una bella sfida visto che al momento se la contende con due capolavori come Scream Queens e Ash vs. Evil Dead, quindi è un peccato che sia gettata nel mucchio. Ritengo che, difetti a parte (che potrebbero benissimo essere gettati nel discorso della soggettività) sia una serie non da buttare, sebbene - ancora - ritengo che di potenziale per farne una serie più che divertente ce ne sia ma è sfruttato male e l'idea di base non è neanche tanto nuova. Vedetelo se proprio non avete come passare il tempo.

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