venerdì 7 agosto 2015



E dopo un anno, torniamo a parlare di Faith Erin Hicks.
Quasi un anno fa parlai di Zombies Calling proprio tra queste pagine, in cui lodai l'autrice canadese anche se in quel fumetto era abbastanza chiaro che questa fosse alle prime armi sia a livello di sceneggiatura che di disegni; ciò che apprezzai maggiormente era la sua genuinità e il suo tentativo di risultare "originale e particolare" omaggiando numerosi film horror, in quell'opera. Oggi, a distanza di un anno appunto, torno a parlare di lei ma stavolta di Friends With Boys, graphic novel pubblicato nel 2012, vale a dire 5 anni dopo Zombies Calling, dove possiamo guardare una Hicks più matura e con più esperienza.

Faith Erin Hicks usa un espediente della sua vita reale in Friends With Boys; Maggie, come l'autrice, è una ragazza che ha avuto un'istruzione scolastica a casa, con la madre da insegnante. Ritrovatasi poi a dover affrontare le superiori per la prima volta, Maggie dovrà vedersela con le sue paure nel dover affrontare un'esperienza tutta nuova per lei. Ad aiutarla, comunque, ci sarà il fratello maggiore Daniel. La particolarità di Maggie è che è praticamente cresciuta solo tra maschi, tra tre fratelli (di cui due gemelli) e il padre, un poliziotto della sua cittadina. Una volta a scuola, Maggie fa amicizia con Lucy e suo fratello Alistair, due emarginati che l'accompagneranno nella sua bizzarra avventura per rubare la protesi di una mano appartenuta al capitano della Reaper, una nave che vide scomparire il suo equipaggio misteriosamente alcuni secoli prima. Tutto questo per far sì di scoprire l'identità del fantasma che segue Maggie da quando era piccola, probabilmente la moglie proprio del capitano della nave. Friends With Boys si muove, come si può facilmente notare, su dei ritmi bizzarri; la stessa famiglia di Maggie viene presentata in maniera alquanto particolare. I temi affrontati in questo fumetto sono numeresosi e tra questi spicca appunto la diversità ma forse più di tutti il saper affrontare dei cambiamenti.

L'opera d Hicks stavolta è decisamente un po' più matura, se a tratti il tutto può sembrare troppo buonista e in qualche modo "perfettino" per quanto riguarda il modo in cui i personaggi interagiscono tra loro, non viene comunque messo da parte il cosiddetto "mondo reale", dove le persone si comportano in maniera stupida e crudele in maniera immotivata, soprattutto nelle high school americane. Tuttavia, la storia si circonda di un'esasperante ottimismo e da una genuinità pura da parte dei personaggi coinvolti, e forse è proprio questo che Faith voleva far trasparire. Maggie cresce in un ambiente difficile, a lei non piacciono le cose che piacciono alle comuni ragazze. Lei ama gli horror, il suo film preferito è Alien e, come Sigourney Weaver, lei non vuole essere la principessa che viene salvata bensì l'eroina che prende parte all'azione. Un tema che a me sta molto a cuore, la distruzione dei canoni sessisti. La Hicks riesce a parlare di tutto questo mettendo in risalto l'emotività della protagonista, mostrando come in fin dei conti ognuno ha le proprie debolezze e non c'è bisogno di nascondersi dietro uno stereotipo per giustificarle o tentare, appunto, di nasconderle.

Come in Zombies Calling, i disegni ricordano un po' quelli di Bryan Lee O'Malley, un po' manga ma con tratti più occidentalizzati, ma stavolta si vedono notevoli miglioramenti rispetto l'opera già citata. In definitiva, Friends With Boys è un fumetto che parla di alienazione, di cambiamenti e soprattutto di amore, fraterno, tra amici e romantico, il tutto in maniera genuina. Come, d'altronde, dovrebbe essere il nostro mondo. Senza tante complicazioni, vedere tutto in maniera positiva anche se la vita ci ha soltanto riservato esperienze catalogabili come negative.


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