Solitamente quando si ricerca un horror ci si aspetta sempre un film che ci regali una tensione costante, che ci faccia saltare dalla sedia e che, a pellicola conclusa ci si renda conto di quanto quel film ci abbia realmente spaventato. Io sono un po' contrario a questa tipologia di film, ritengo che far spaventare le persone sia soggettivo, c'è chi si spaventa per una casa infestata e chi invece per un maniaco omicida in maschera, così come ci si spaventa per delle pentole lanciate per la cucina. Può funzionare ma anche no, il più delle volte è solo fine a sé stesso. Ciò che ricerco io in un film horror è una sorta di "tesi sulle fobie", quando una fobia viene analizzata dal punto di vista psicologico o almeno venga messa in risalto utilizzando espedienti quali entità sovrannaturali o eventi claustrofobici tendenti al realismo. Il film che voglio andare a recensire oggi non è per niente di questo genere, anzi si discosta per bene ed è un film quasi interamente incentrata sulla tensione. Man in the Dark è il titolo dato in Italia per Don't Breathe (più azzeccato del titolo in italiano, poi andrò a spiegare perché), film diretto da Fede Alvarez già conosciuto per aver diretto il remake di Evil Dead (La Casa) e la serie tv Dal tramonto all'alba, ed è a mio avviso uno dei migliori film horror usciti in questo 2016.
La trama del film è veramente molto semplice: Money, Alex e Rocky sono tre ragazzi di Detroit che si dilettano a svaligiare case per accumulare abbastanza soldi per riuscire a fuggire dalla città. Quando scoprono che un vecchio cieco veterano di guerra nasconde una enorme quantità di denaro nella sua casa, posta in un quartiere completamente disabitato, i tre decidono di compiere l'ultimo colpo della loro vita. Durante il furto, però, l'uomo li scopre e i tre dovranno vedersela con lui. E qui mi fermerò evitando spoiler perché, a mio avviso, dovreste godervelo poco a poco, senza sapere oltre.
Qual è la particolarità di questo film?

In definitiva.
Come già detto in partenza, reputo Don't Breathe uno dei migliori film horror di quest'anno. Con una trama semplicissima e un ottimo lavoro di regia si è fatto veramente tanto dandoci la dimostrazione che non c'è bisogno di esagerare con effetti sonori o atmosfere per regalarci qualche brivido. Una buona regia e un buon lavoro sulla sceneggiatura, che non manca affatto di colpi di scena e approfondimenti (sempre semplicistici e funzionali!), possono rendere un film più che spettacolare e risultare godibile anche a chi dell'horror ha una diversa concezione. Consigliato.
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