domenica 16 ottobre 2016



Solitamente quando si ricerca un horror ci si aspetta sempre un film che ci regali una tensione costante, che ci faccia saltare dalla sedia e che, a pellicola conclusa ci si renda conto di quanto quel film ci abbia realmente spaventato. Io sono un po' contrario a questa tipologia di film, ritengo che far spaventare le persone sia soggettivo, c'è chi si spaventa per una casa infestata e chi invece per un maniaco omicida in maschera, così come ci si spaventa per delle pentole lanciate per la cucina. Può funzionare ma anche no, il più delle volte è solo fine a sé stesso. Ciò che ricerco io in un film horror è una sorta di "tesi sulle fobie", quando una fobia viene analizzata dal punto di vista psicologico o almeno venga messa in risalto utilizzando espedienti quali entità sovrannaturali o eventi claustrofobici tendenti al realismo. Il film che voglio andare a recensire oggi non è per niente di questo genere, anzi si discosta per bene ed è un film quasi interamente incentrata sulla tensione. Man in the Dark è il titolo dato in Italia per Don't Breathe (più azzeccato del titolo in italiano, poi andrò a spiegare perché), film diretto da Fede Alvarez già conosciuto per aver diretto il remake di Evil Dead (La Casa) e la serie tv Dal tramonto all'alba, ed è a mio avviso uno dei migliori film horror usciti in questo 2016.

La trama del film è veramente molto semplice: Money, Alex e Rocky sono tre ragazzi di Detroit che si dilettano a svaligiare case per accumulare abbastanza soldi per riuscire a fuggire dalla città. Quando scoprono che un vecchio cieco veterano di guerra nasconde una enorme quantità di denaro nella sua casa, posta in un quartiere completamente disabitato, i tre decidono di compiere l'ultimo colpo della loro vita. Durante il furto, però, l'uomo li scopre e i tre dovranno vedersela con lui. E qui mi fermerò evitando spoiler perché, a mio avviso, dovreste godervelo poco a poco, senza sapere oltre.

Qual è la particolarità di questo film?
Una trama più che semplice e una caratterizzazione dei personaggi povera riescono a rendere un film più che interessante. Don't Breathe è l'esempio calzante di come un film possa riuscire bene nonostante si utilizzino pochi elementi, quanto bastano per dare un senso all'intero contesto senza dover necessariamente inserire mille spiegazioni a cosa stia accadendo intorno. Il film si muove su dei binari a velocità spedita, molte scene sappiamo già come andranno a finire ma non sappiamo mai quale strada imboccherà. Una scena di tensione, almeno secondo il mio punto di vista, funziona quando si sa sfruttare bene il cosiddetto jump-scare nei momenti più inaspettati - o non farlo avvenire quando ce lo si aspetta... e Don't Breathe ci riesce alla perfezione. Continuo a riferirmi al film col titolo originale non perché sono un hater di tutto ciò che gli italiani fanno su titoli dei film americani ma perché a mio avviso, anche il titolo gioca il suo ruolo: invito chiunque a guardare questo film tenendo bene a mente che il titolo originale è Non respirare anziché L'uomo nel buio... poi capirete la differenza. Se non aumenterà la vostra tensione, sarà puramente soggettivo. A me ha fatto restare tutto il tempo col fiato sospeso, immedesimandomi in dei personaggi che in un primo momento sai bene che non dovresti fare il tifo per loro (stanno svaligiando sempre una casa) ma più avanti si va col film, più avviene quel senso di immancabile immedesimazione nei protagonisti... fino alla fine.

In definitiva.
Come già detto in partenza, reputo Don't Breathe uno dei migliori film horror di quest'anno. Con una trama semplicissima e un ottimo lavoro di regia si è fatto veramente tanto dandoci la dimostrazione che non c'è bisogno di esagerare con effetti sonori o atmosfere per regalarci qualche brivido. Una buona regia e un buon lavoro sulla sceneggiatura, che non manca affatto di colpi di scena e approfondimenti (sempre semplicistici e funzionali!), possono rendere un film più che spettacolare e risultare godibile anche a chi dell'horror ha una diversa concezione. Consigliato.


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