giovedì 20 novembre 2014



Christopher Nolan finalmente abbandona Batman, e ritorna con i suoi filmoni!
Eh, sì. Nulla da togliere all'epicità della sua trilogia, ma l'essere incatenato con i progetti della DC Comics, un po' ci ha fatto mancare il Nolan di Memento, The Prestige o Inception. Interstellar è il suo personale "2001, Odissea nello spazio", ma senza scimmie e inquadrature di quaranta minuti nel nulla. Un film che ho potuto notare che ha ricevuto critiche contrastanti, sia all'uscita dal cinema che nel web, ed è l'ora che dica la mia!

Siamo in un futuro dove ormai le risorse naturali sono ridotte al minimo e la razza umana quasi sull'orlo dell'estinzione. Le regole sociali sono cambiate, non si ricerca più la scienza o le arti, bensì servono agricoltori per far in modo di produrre il massimo per poter far sopravvivere l'umanità. Cooper, il protagonista del film, attraverso dei messaggi criptici trovati nella camera della figlia, scoprirà che la NASA è ancora attiva e che sta attuando un piano per far sopravvivere l'umanità spedendola in un'altra Galassia. Ritrovatosi in un viaggio spaziale ai limiti dell'assurdo, si vedrà sottoposto alle leggi dello spazio-tempo, visiterà pianeti sconosciuti e scoprirà cosa vuol dire veramente ritrovarsi all'altro lato dell'Universo. E qui non mi voglio più sbilanciare, perché il film va visto! Dovete vederlo!

Di base, l'idea del film mi è veramente piaciuta. Nolan ama moltissimo proporci storie tra il fantastico e il realistico, mischiando in questo caso la scienza della relatività del tempo e "forze che trascendono ogni concezione della realtà che percepiamo", vale a dire, l'amore. Un'idea quasi banale, ma che risulta poetico, commovente. In fin dei conti, Interstellar non è solo un film fantascientifico, ma è innanzitutto un film che ci parla di amore. Dell'amore di un padre verso sua figlia, o di una ragazza per il suo amato disperso su chissà quale pianeta; siamo tutti spinti verso qualcosa che amiamo, e non riusciamo a razionalizzarlo, perché l'amore trascende ogni cosa che noi possiamo teorizzare scientificamente. Ed è su questo significato che il film si muove, attraverso scenari incredibili quali la ricostruzione stupefacente di mondi sconosciuti, o il viaggio verso l'ignoto e nei meandri dello spazio. Il tutto per arrivare ad un semplice messaggio, arrivare al punto A al punto B. Ma come ci siamo arrivati, forse, avrò un po' da ridire.

Ciò che mi è sempre piaciuto dei film di Nolan, è che nei finali ci ha quasi sempre dato quel senso di incertezza, ci ha lasciato quel punto interrogativo tralasciato volutamente nonostante gli spiegoni. Spiegone, che in Interstellar non manca, ma che stavolta spiega proprio tutto. Per carità, nulla si toglie alla qualità del film che rimane comunque bellissimo e spettacolare, anzi a dire il vero non è nemmeno una nota negativa, solo non ho molto gradito il dover volutamente spiegare anche quelle piccole cose che potevano essere tralasciate e lasciate intendere da solo allo spettatore (in primis, il discorso sull'amore).

Ma in definitiva, a me Interstellar è proprio piaciuto un sacco! Christopher Nolan è tornato, anche se con lo spiegone forzato, forse per voler mandare a cagare i critici che non capiscono 'na sega accusandolo di lasciare buchi nella sceneggiatura? Chi lo sa, comunque sia, diciamo pure che Interstellar è adatto a tutti, anche a chi come me non ama la fantascienza. Epico, emozionante e profondo. Uno dei film più belli di questo 2014! Da non perdere!



P.S.: Una nota in conclusione per una lamentela: ho sentito parecchi "intelligentoni" che all'uscita dal cinema han criticato apertamente il film dicendo quanto tutto fosse scontato, e avrei voluto sputare in un occhio a questa gente. Perché aver capito in anticipo cosa sarebbe successo, non toglie nulla al film, più che altro, è solo un segno di ottima percezione di chi guarda il film, ma se volete togliere anche la magia di vedere come ci si arriva, e guardare un film in maniera apatica, restatevene a casa.

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