martedì 3 gennaio 2017



Apro questo 2017 con una recensione fresca fresca di una recensione "a caldo" (perdonate l'ossimoro). Sebbene la serie sia stata trasmessa da ottobre e ha visto la sua conclusione a fine dicembre, ho impiegato questi primi due giorni di Gennaio a guardare la seconda stagione di Scream Queens. Della prima ne avevo già parlato precedentemente e, facendo un riassunto, l'ho praticamente elogiata dicendo come sia una delle migliori serie TV che avessi visto per il suo esilarante nonsense. Un parere, però, che a quanto pare sia soltanto mio e di pochi visto che ratings alla mano, la serie ha avuto una seconda stagione quasi a fatica visti gli scarsi numeri di ascolti avuti - e alcune persone a cui l'ho suggerita l'ha abbandonata presto, non apprezzandola particolarmente. Io ci aggiungere un bel chi-se-ne-frega, perché ritengo che una genialità di un certo tipo non può certo arrivare a tutti e sono stato alquanto contento nel riuscire ad avere una seconda stagione che mi ha entusiasmato tanto quanto la prima!

Insomma, col ritorno di Chanel e le sue minions, Chanel #3 e Chanel #5 (rispettivamente Emma Roberts, Billie Lourd e Abigail Breslin), lo scenario si sposta da una sorority ad una clinica privata, la C.U.R.E., nata per "curare gli incurabili", gestita da una rinata Cathy Munsch (Jamie Lee Curtis). Il tutto, non ignorando gli eventi scaturiti dal finale della prima stagione, ovviamente risolti alla solita maniera approssimativa a cui Ryan Murphy e soci ci hanno abituato nella prima stagione. La storia, nonostante il cambio di scenario, è molto simile - oserei dire identica - alla stagione precedente, compreso un mistero legato ad un bambino nato vent'anni prima e un misterioso serial killer con una maschera da diavolo. Dov'è la differenza? Green Meanie (letteralmente Il cattivone verde?) è appunto verde! Che sia una presa in giro da parte di sceneggiatori e produttori, credo sia abbastanza ovvio, visto che comunque i toni son quelli, basti pensare anche ai personaggi cambiati veramente poco e che non subiscono quasi nessuna evoluzione! La trama della scia degli omicidi si dilunga per l'intera stagione ma a noi poco importa sapere l'identità dell'assassino (anche perché non ci vengono dati indizi!), tuttavia - e qui sta la genialata di questa stagione! - ogni puntata scimmiotta il format delle serie TV a-là Dr. House, E.R. etc. mostrandoci un caso clinico speciale in ogni puntata che poi andrà risolto puntualmente con qualche metodo stupido e/o irrisorio - ma d'altronde, anche molte delle malattie sono veramente al di sopra dell'assurdo, ma cosa ci aspettiamo?

A mio parere, Scream Queens non ha difetti in quanto ogni singolo elemento è creato a tavolino per essere sbeffeggiato. Ma dirò di più: nonostante il nonsense, ogni puntata riesce ugualmente ad essere avvincente e stimolante, con addirittura dei cliffangher che spiazzano chiunque abbia criticato la serie per la mancanza di "uccisioni nel cast principale". I personaggi, caricaturali al massimo, riescono poi nel loro scopo e molte new entry risultano già carismatiche e capaci di far affezionare (il ché, a mio parere, è molto difficile). Parlare dei personaggi, infine, mi porta automaticamente ad elogiarne il cast! Già ho avuto modo nella precedente recensione di parlare bene di Emma Roberts e di come il ruolo di Chanel Oberlin le calzi a pennello, così come ho fatto con Niecy Nash (Denise, l'addetta alla sicurezza diventata poi agente dell'FBI) i quali toni caricaturali sono così sopra le righe al punto da essere una parodia di sé stessa (in senso positivo). In questa stagione si fa notare anche una vecchia conoscenza, la Chanel numero 5 interpretata da Abigail Breslin la quale era già esilarante e ben caratterizzata nella stagione precedente e che in qualche modo qui buca lo schermo riuscendo a risultare il più carismatico tra tutti, grazie soprattutto alla sua tenerezza e alla sua "sfigataggine". Anche Jamie Lee Curtis resta a buoni livelli, mentre gran parte del cast se la cava bene - degno di nota è a mio parere James Earl nella parte di Chamberlain, un personaggio di nicchia ma ben caratterizzato grazie sia alla scrittura del personaggio che alle doti dell'attore. Ovviamente non sto dimenticando della guest star d'eccezione, Kristie Alley, che nel ruolo di Ingrid Hoffel (ribattezzata da Chanel Awful) ha il suo giusto spazio, anche se non sempre presente.

Discutendo del nonsense e della sua destrutturazione, nella prima stagione avevo parlato di come tutto ciò fosse non altro che una pesante critica di costume incentrata sui modelli di riferimento sbagliati, sul femminismo e più di tutti sull'uso spropositato dei social media e della lobotomia di massa subita dai giovani della classe sociale media americana. In questa seconda stagione, il messaggio resta lo stesso, forse in maniera meno marcata ma presente (più evidente e diretto nell'episodio di Halloween--ops, Chanel-o-ween, pardon), non manca ugualmente una critica al sistema sanitario americano che - sempre grazia al nonsense - tocca punti delicati come il volersi creare denaro e pubblicità a discapito dei più sfortunati. Il tutto, viene visto a 360°: dottori egocentrici, praticanti incapaci o addirittura senza nemmeno aver studiato (esilarante la battuta: oggi, grazie a internet, tutti possiamo essere dottori!). Insomma, se di facciata Scream Queens è solo un circo ridondante di caricature e situazioni assurde, sotto la superficie si nasconde qualcosa di più elaborato,

In conclusione.
Io riassumerei il tutto con capolavoro, ma qui io cerco sempre di non esaltare troppo le singole opere... nonostante mi venga spontaneo etichettare Scream Queens come "geniale". Per gli amanti del nonsense, magari, può anche esserlo ma ragionandoci su, Scream Queens è davvero una di quelle serie che può arrivare solo a pochi "eletti". Il cast eccezionale, che non fatica a ridicolizzarsi nei loro ruoli caricaturali, aiuta a rendere riconoscibile uno show che ora come ora naviga nell'oblio, non essendoci notizie sulla realizzazione di una terza stagione... ma tant'è. Vista la fine di American Horror Story, altra serie realizzata da Ryan Murphy, si può sempre correre il rischio che il tutto diventi ripetitivo e senza più nulla da raccontare. Fondamentalmente, questa seconda stagione ha rischiato parecchio visto l'utilizzo riciclato della trama della prima stagione ma per me ha retto grazie alle situazioni sempre diverse in ogni episodio, parecchio aiutato dallo sbeffeggiamento dei serial TV di "stampo ospedaliero". Io non so voi, ma ho riso dall'inizio alla fine. Scream Queens resta la mia seconda serie TV preferita (se la contende parecchio con iZombie!) e spero che "fuori" ci sia qualcun altro che la pensi me come. D'altronde, ne ho proprio bisogno di una terza e ultima stagione!

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