lunedì 5 settembre 2016


Le Tartarughe Ninja sono tornate!
E stavolta la recensione arriva con qualche mese di ritardo, per il semplice motivo che non me la sono proprio sentita di vederlo al cinema. Del primo film ne ho già parlato, restando su toni imparziali e molto contenuti - non mi era piaciuto, ma grosso modo non ne avevo voglia di parlarne completamente male. Potrei benissimo fare un copia e incolla perché questo secondo capitolo non si discosta molto dal primo film, qualitativamente parlando, l'unica differenza sta nell'inserimento di numerosi elementi presenti nella serie animata di fine anni '80.

Il film riprende subito dopo gli avvenimenti del primo film: le Tartarughe hanno salvato New York da Shredder, ma i meriti se li è presi Vernon, il cameraman di April O'Neil, come parte di un accordo preso con le tartarughe che hanno deciso di restare nascoste nell'ombra "perché sono ninja, agiamo nell'oscurità" salvo poi andarsene in giro con un camion della nettezza urbana molto pacchiano e che dà fin troppo nell'occhio. Ad ogni modo, Shredder riesce a fuggire dal carcere con l'aiuto di Baxter Stockman, uno scienziato geniale quanto sfigato (sarà perché è dedito al crimine anziché a ricerche scientifiche più serie?) e anche grazie a Rocksteady e Bebop, due criminali un po' tonti e che amano far rissa con una strana ammirazione per il leader del Clan del Piede. Shredder durante la fuga viene rapito da Krang, sì insomma il cattivone alieno che vive nella pancia del robottone, e gli dice che in passato aveva intenzione di conquistare il pianeta ma con scarsi risultati quindi gli propone di trovare alcuni pezzi di un dispositivo sparsi sulla Terra e in cambio, gli verrà dato il dominio del pianeta. Shredder, che paradossalmente è ancora più anonimo che nel primo film, si fomenta e decide di accontentarlo. Ed è compito ancora una volta delle Tartarughe Ninja fermare il tutto, combattendo sia contro i cattivi che contro loro stessi in quanto Leonardo non riesce a tenere in riga i tre fratelli ammettendo che non funzionano come una squadra. Neanche a dirlo, le Tartarughe Ninja escono fuori dall'ombra e pongono fine alla minaccia di Krang. E di Shredder non si sa più niente.

Trama ancora una volta infantile, buchi di sceneggiatura enormi e tanta pochezza di contenuti. Eppure gli spunti ci sono per approfondire argomenti come il legame di sangue, l'emancipazione, l'isolamento e la solitudine e, più importante di tutti, il lavoro di squadra. Di tutto questo c'è giusto qualche accenno ma nessun approfondimento, l'idea generale è che questo franchise si stia muovendo veramente per far presa su di un pubblico infantile, anche se questa volta strizza l'occhio ai fan più cresciuti con elementi come il Turtle-Van, Krang, Baxter Stockman e soprattutto Rocksteady e Bebop. Peccato sia una strizzata d'occhio e niente più, perché proprio il film non si regge affatto in piedi se non per quell'ironia già precedente nel primo film che se non altro funziona. Almeno quella.

Qui corro davvero il rischio di ripetermi con la recensione del primo film, ma davvero i personaggi sono caratterizzati scarsamente, Abbiamo finalmente Casey Jones interpretato da un legnoso Stephen Amell (che ci sa anche fare, ma è un pezzo di legno espressivamente parlando) e caratterizzato abbastanza fedelmente a cui viene dato poco spazio e quel poco a lui affidatogli è soltanto una goccia nell'oceano. April O'Neil è soltanto una bambolina, come d'altronde lo è Megan Fox già di suo. Molto ridicola e che mi ha fatto storcere il naso la scena in cui manda avanti Vernon per eliminare alcuni nemici dando come scusa "io ho le tette perciò non posso picchiarli io". Gli unici personaggi veramente simpatici e caratterizzati bene sono proprio Bebop e Rocksteady (il secondo interpretato dal wrestler WWE Sheamus) per i quali ho veramente desiderato vederli in ogni dannata scena. Perché, di nuovo, è l'umorismo che tiene in piedi l'intera pellicola.

In definitiva, cos'altro aggiungere? Personalmente a me questo film non è piaciuto, fai per la poca sostanza e i buchi di sceneggiatura (anche banali, tipo Raffaello che si separa dal gruppo e misteriosamente riappare insieme a loro) ma ciò nonostante quando hanno avuto l'intento di strappare qualche sorriso c'è riuscito. Mettiamola così, ancora una volta poteva uscire qualcosa di peggio e questo secondo capitolo riesce nella volontà di essere un filmetto tutta CGI, qualche risata e poco più. Passi la poca caratterizzazione dei personaggi, i siparietti inutili e i villain anonimi... almeno Tartarughe Ninja è un film di supereroi che non si porta dietro tanta distruzione come fanno i vari Avengers e Superman. Almeno quello.

0 commenti:

Posta un commento