Per chi è amante dell'horror e delle Suicide Girls, Hack/Slash è una lettura che assolutamente non deve mancare! Sì, come mio solito sto esagerando, pompando al massimo qualcosa che piace soltanto a me, almeno con questa enfasi estremizzata. Sì, perché Hack/Slash, serie creata da Tim Seeley e dal disegnatore nostro connazionale Stefano Caselli è stata una delle serie più seguite dell'annata 2008-2009, mica cazzi se permettete! Ma di cosa parla, esattamente? Di Cassie Hack, una cosiddetta final girl (il personaggio femminile che sopravvive fino alla fine dei film horror), provocante e insicura, e del suo aiutante Vlad, un omone deforme solito girare con due machete, alla caccia dei cosiddetti Slashers, ovvero assassini "duri a morire" tipici dei film horror (un po' sulla falsariga dei vari Jason Voorhees e Michael Meyers) per tutti gli Stati Uniti a bordo di un furgoncino. Hack/Slash è stata principalmente pubblicato tramite dei one-shots per la DevilDue Productions, ma visto i numerosi consensi positivi ricevuti, è diventata ben presto una serie regolare di ben 32 numeri, sempre con la DDP, e una seconda serie di 26 è stata pubblicata per la Image Comics.
Le avventure di Cassie e Vlad. "It's you and me, bitch."
I due protagonisti assoluti possono apparire abbastanza stereotipati, anche nella loro stessa caratterizzazione (che non è affatto banale) ma sanno subito conquistare. Non parliamo soltanto di Cassie, su cui mi soffermerò maggiormente dopo, ma anche del suo "sidekick" Vlad, la cui caratteristica principale è la sua maschera antigas. Oltre all'impatto che ha la sua figura possente e spaventosa, alle sue spalle c'è un background abbastanza misterioso che verrà rivelato, però, soltanto nella seconda serie, e una personalità molto docile e ingenua, ma allo stesso tempo spietata e paradossalmente affettuosa e iper-protettiva nei confronti di Cassie. Una specie di Jason Voorhees ma con un animo infinitamente buono, che più avanti con la storia verrà sempre man mano approfondito. Cassandra invece, non ha quasi nemmeno bisogno di introduzioni, se ci basiamo solamente dal suo look dark/alternativo. Come detto in apertura, se amate le Suicide Girls, Cassie Hack vi avrà già colpito con le sue fishnets, le minigonne e gli anfibi. La sua storia è riassumibile nelle due splash-pages che Stefano Caselli preparò nel suo primo lavoro con Seeley, Euthanized (le due immagini in basso): Cassie è la figlia di Delilah Hack, la cuoca della mensa scolastica; da sempre presa di mira dagli altri ragazzini per il suo modo di essere "stramba", ha un profondo complesso d'emarginazione. E ciò non aiutò la causa quando scoprì che sua madre rapiva i ragazzini che la prendevano in giro per poi ucciderli e servirli alla mensa scolastica. Successivamente, Delilah si tolse la vita infilando la testa in una pentola d'acqua bollente, e ritornò in vita come Slasher successivamente, e questa volta fu fermata dalla figlia stessa che la uccise. Da quel momento, decise di essere una cacciatrice di Slasher; dopodiché fa la conoscenza di Vlad dopo averlo attaccato erroneamente scambiandolo per uno delle creature da lei braccate, e iniziano così le avventure del duo. Ed è da qui che inizia il vero racconto di Tim Seeley, che è non è soltanto una semplice caccia ai mostri, ma la storia di una forte amicizia, mai messa in discussione. Successivamente, la storia vedrà l'introduzione di numerosi personaggi secondari, come Chris e Linda, il cane demoniaco parlante Pooch, Cat Curio e l'amante di Cassie, Margaret, personaggi che puntualmente Cassie deciderà di allontanare, lasciandosi vicina solamente Vlad, consolidando sempre il ruolo che hanno entrambi nelle loro vite. Che sarà semplice amicizia, oppure qualcosa in più, c'è da soltanto farsi un'idea leggendone le storie...
Da Chucky alle Suicide Girls. I crossover e la serie regolare.
Una particolarità di Hack/Slash, oltre all'umorismo e alle dinamiche tipiche dei survival horror adolescenziali, sono i crossover, che non si presentano mai come storie a sé stante ma si integrano perfettamente nella canonicità della serie. Certamente, alcune volte si presentano come delle storie assurde (come il crossover con Bomb Queen per la Image), ma altre divertenti come quelle con la bambola assassina Chucky, il Dr. Herbert West protagonista del celebre cult anni '90, nonché creazione del celebre H.P. Lovecraft, Re-Animator, e dulcis-in-fundo con Ash Williams, protagonista de L'Armata delle Tenebre di Sam Raimi! Quest'ultima serie, è abbastanza recente, conclusasi nel mese di marzo 2014 ed edita dalla Dynamite. E, come se non fosse abbastanza, la bella e agguerrita Cassie ha anche avuto la possibilità di lavorare al fianco delle modelle di Suicide Girls in un numero speciale, guadagnandosi anche un profilo personale con tanto di 'scatti' osé!
Passando alle serie regolari, c'è da dire che qui mi tirerò abbastanza indietro. Se nei singoli one shot pubblicati sia da DDP che da Image, la qualità delle storie si mantengono sempre su dei toni medio-alti, risultando divertenti a tal punto da ignorarne le trame poco approfondite, la serie regolare ha sì dei punti alti, ma anche parecchi bassi. Per quanto mi riguarda, per me Hack/Slash si è concluso al numero 18, tutto ciò che è stato proposto dopo è soltanto una visione appannata di ciò che la serie era stata in precedenza. In un primo momento, c'era una storia da raccontare, vale a dire le origini di Cassie e l'approfondimento della sua personalità e del rapporto con Vlad, senza contare la raccolta immensa di villain carismatici (non sto esagerando, i villain di Hack/Slash sono fighi anche se appaiono in singoli numeri!) e delle vicende che girano attorno ad essi, con l'arrivo della seconda parte della serie, Tim Seeley ha voluto introdurre elementi che hanno parecchio stonato con le trame horror, come per esempio i supereroi, mentre chiuderò un occhio per la setta segreta (The Black Lamp Society), anche se pure quella è stata abbastanza pesante. La storia va avanti anche nella seconda pubblicazione per la Image, anche se devo dire che nel finale, vale a dire gli ultimi sei numeri, la storia è riuscita a decollare (ma a mo' di dodo) ed è valsa la pena leggerla. Non si può dire, però, che nonostante questi punti bassi, Hack/Slash non sappia essere divertente e tenere il lettore sulle spine, fino a invogliarlo a continuare a leggerne le storie!
Considerazioni e letture consigliate.
In definitiva, non mi andrebbe certamente di dire che Hack/Slash sia la miglior serie mai pubblicata, però è riuscita ad appassionarmi, e questo non è un male, se consideriamo anche che non sono neanche un grande appassionato di horror. I personaggi sono tutti carismatici, a partire dai due protagonisti, Tim Seeley ha lavorato veramente duro per tentare di non far perdere un colpo alla sua creatura, e nonostante abbia strafatto in certi punti, ha sempre trovato il modo di uscirne, e di creare storie a dir poco geniali, e degli antagonisti unici nel loro genere. La serie, tuttavia, è abbastanza stereotipata, ma ci sta in quanto è fatta apposta per essere una lettura leggera, non certamente un fumetto d'autore. Basandomi sul mio personale giudizio, Hack/Slash è riuscito a divertirmi, a farmi strappare qualche risata, quindi è promossa! E Cassie Hack rientra di fatto tra i miei personaggi femminili preferiti, insieme a Catwoman e Painkiller Jane. Per quanto riguarda i disegni, devo ammettere che sono molto, molto belli, soprattutto quelli di Emily Stone presente nella prima parte della serie regolare. Come di consueto, segnalo anche come reperire le letture (rigorosamente in digitale, in quanto la serie regolare non è mai arrivata in Italia). La prima serie pubblicata per la DDP è disponibile sul sito ufficiale della medesima casa editrice (a sua volta, raggiungibili tramite l'app ufficiale), mentre per quelle della Image c'è il solito ComiXology. Se prediligete il cartaceo, tutto ciò che c'è da leggere su Cassie e Vlad è raggruppato in ben 6 volumoni Omnibus, ma se proprio volete andare sul sicuro segnalo i one shots che personalmente ho gradito maggiormente:
Se non vi ho convinto, pazienza.
Passando alle serie regolari, c'è da dire che qui mi tirerò abbastanza indietro. Se nei singoli one shot pubblicati sia da DDP che da Image, la qualità delle storie si mantengono sempre su dei toni medio-alti, risultando divertenti a tal punto da ignorarne le trame poco approfondite, la serie regolare ha sì dei punti alti, ma anche parecchi bassi. Per quanto mi riguarda, per me Hack/Slash si è concluso al numero 18, tutto ciò che è stato proposto dopo è soltanto una visione appannata di ciò che la serie era stata in precedenza. In un primo momento, c'era una storia da raccontare, vale a dire le origini di Cassie e l'approfondimento della sua personalità e del rapporto con Vlad, senza contare la raccolta immensa di villain carismatici (non sto esagerando, i villain di Hack/Slash sono fighi anche se appaiono in singoli numeri!) e delle vicende che girano attorno ad essi, con l'arrivo della seconda parte della serie, Tim Seeley ha voluto introdurre elementi che hanno parecchio stonato con le trame horror, come per esempio i supereroi, mentre chiuderò un occhio per la setta segreta (The Black Lamp Society), anche se pure quella è stata abbastanza pesante. La storia va avanti anche nella seconda pubblicazione per la Image, anche se devo dire che nel finale, vale a dire gli ultimi sei numeri, la storia è riuscita a decollare (ma a mo' di dodo) ed è valsa la pena leggerla. Non si può dire, però, che nonostante questi punti bassi, Hack/Slash non sappia essere divertente e tenere il lettore sulle spine, fino a invogliarlo a continuare a leggerne le storie!
Considerazioni e letture consigliate.
In definitiva, non mi andrebbe certamente di dire che Hack/Slash sia la miglior serie mai pubblicata, però è riuscita ad appassionarmi, e questo non è un male, se consideriamo anche che non sono neanche un grande appassionato di horror. I personaggi sono tutti carismatici, a partire dai due protagonisti, Tim Seeley ha lavorato veramente duro per tentare di non far perdere un colpo alla sua creatura, e nonostante abbia strafatto in certi punti, ha sempre trovato il modo di uscirne, e di creare storie a dir poco geniali, e degli antagonisti unici nel loro genere. La serie, tuttavia, è abbastanza stereotipata, ma ci sta in quanto è fatta apposta per essere una lettura leggera, non certamente un fumetto d'autore. Basandomi sul mio personale giudizio, Hack/Slash è riuscito a divertirmi, a farmi strappare qualche risata, quindi è promossa! E Cassie Hack rientra di fatto tra i miei personaggi femminili preferiti, insieme a Catwoman e Painkiller Jane. Per quanto riguarda i disegni, devo ammettere che sono molto, molto belli, soprattutto quelli di Emily Stone presente nella prima parte della serie regolare. Come di consueto, segnalo anche come reperire le letture (rigorosamente in digitale, in quanto la serie regolare non è mai arrivata in Italia). La prima serie pubblicata per la DDP è disponibile sul sito ufficiale della medesima casa editrice (a sua volta, raggiungibili tramite l'app ufficiale), mentre per quelle della Image c'è il solito ComiXology. Se prediligete il cartaceo, tutto ciò che c'è da leggere su Cassie e Vlad è raggruppato in ben 6 volumoni Omnibus, ma se proprio volete andare sul sicuro segnalo i one shots che personalmente ho gradito maggiormente:
- Euthanized
- Girls Gone Dead
- Land of the Lost Toys
- Hack/Slash Vs. Chucky
- ComicBook Carnage
- Slice Hard
- My First Maniac
Se non vi ho convinto, pazienza.
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