giovedì 27 febbraio 2014



Ecco le foto di Cassie Hack apparse su SuicideGirls.com. Le "origini" su questo "set fotografico" sono narrate nel primo Annual di Hack/Slash, proprio nel crossover con le Suicide Girls. Un numero scialbo, carino solo per chi è fan delle modelle super-tatuate e tamarre fino al midollo, che tra l'altro sono presenti anche modelle reali, nel fumetto! Rifatevi un po' gli occhi, visto che non ne vale la pensa di farsi un account a pagamento su un sito solo per vedere un personaggio di fantasia senza veli. Tanto è solo per curiosità... (come no!)















Per chi è amante dell'horror e delle Suicide Girls, Hack/Slash è una lettura che assolutamente non deve mancare! Sì, come mio solito sto esagerando, pompando al massimo qualcosa che piace soltanto a me, almeno con questa enfasi estremizzata. Sì, perché Hack/Slash, serie creata da Tim Seeley e dal disegnatore nostro connazionale Stefano Caselli è stata una delle serie più seguite dell'annata 2008-2009, mica cazzi se permettete! Ma di cosa parla, esattamente? Di Cassie Hack, una cosiddetta final girl (il personaggio femminile che sopravvive fino alla fine dei film horror), provocante e insicura, e del suo aiutante Vlad, un omone deforme solito girare con due machete, alla caccia dei cosiddetti Slashers, ovvero assassini "duri a morire" tipici dei film horror (un po' sulla falsariga dei vari Jason Voorhees e Michael Meyers) per tutti gli Stati Uniti a bordo di un furgoncino. Hack/Slash è stata principalmente pubblicato tramite dei one-shots per la DevilDue Productions, ma visto i numerosi consensi positivi ricevuti, è diventata ben presto una serie regolare di ben 32 numeri, sempre con la DDP, e una seconda serie di 26 è stata pubblicata per la Image Comics.

Le avventure di Cassie e Vlad. "It's you and me, bitch."
I due protagonisti assoluti possono apparire abbastanza stereotipati, anche nella loro stessa caratterizzazione (che non è affatto banale) ma sanno subito conquistare. Non parliamo soltanto di Cassie, su cui mi soffermerò maggiormente dopo, ma anche del suo "sidekick" Vlad, la cui caratteristica principale è la sua maschera antigas. Oltre all'impatto che ha la sua figura possente e spaventosa, alle sue spalle c'è un background abbastanza misterioso che verrà rivelato, però, soltanto nella seconda serie, e una personalità molto docile e ingenua, ma allo stesso tempo spietata e paradossalmente affettuosa e iper-protettiva nei confronti di Cassie. Una specie di Jason Voorhees ma con un animo infinitamente buono, che più avanti con la storia verrà sempre man mano approfondito. Cassandra invece, non ha quasi nemmeno bisogno di introduzioni, se ci basiamo solamente dal suo look dark/alternativo. Come detto in apertura, se amate le Suicide Girls, Cassie Hack vi avrà già colpito con le sue fishnets, le minigonne e gli anfibi. La sua storia è riassumibile nelle due splash-pages che Stefano Caselli preparò nel suo primo lavoro con Seeley, Euthanized (le due immagini in basso): Cassie è la figlia di Delilah Hack, la cuoca della mensa scolastica; da sempre presa di mira dagli altri ragazzini per il suo modo di essere "stramba", ha un profondo complesso d'emarginazione. E ciò non aiutò la causa quando scoprì che sua madre rapiva i ragazzini che la prendevano in giro per poi ucciderli e servirli alla mensa scolastica. Successivamente, Delilah si tolse la vita infilando la testa in una pentola d'acqua bollente, e ritornò in vita come Slasher successivamente, e questa volta fu fermata dalla figlia stessa che la uccise. Da quel momento, decise di essere una cacciatrice di Slasher; dopodiché fa la conoscenza di Vlad dopo averlo attaccato erroneamente scambiandolo per uno delle creature da lei braccate, e iniziano così le avventure del duo. Ed è da qui che inizia il vero racconto di Tim Seeley, che è non è soltanto una semplice caccia ai mostri, ma la storia di una forte amicizia, mai messa in discussione. Successivamente, la storia vedrà l'introduzione di numerosi personaggi secondari, come Chris e Linda, il cane demoniaco parlante Pooch, Cat Curio e l'amante di Cassie, Margaret, personaggi che puntualmente Cassie deciderà di allontanare, lasciandosi vicina solamente Vlad, consolidando sempre il ruolo che hanno entrambi nelle loro vite. Che sarà semplice amicizia, oppure qualcosa in più, c'è da soltanto farsi un'idea leggendone le storie...


Le origini di Cassie Hack, disegni di Stefano Caselli

Da Chucky alle Suicide Girls. I crossover e la serie regolare.
Una particolarità di Hack/Slash, oltre all'umorismo e alle dinamiche tipiche dei survival horror adolescenziali, sono i crossover, che non si presentano mai come storie a sé stante ma si integrano perfettamente nella canonicità della serie. Certamente, alcune volte si presentano come delle storie assurde (come il crossover con Bomb Queen per la Image), ma altre divertenti come quelle con la bambola assassina Chucky, il Dr. Herbert West protagonista del celebre cult anni '90, nonché creazione del celebre H.P. Lovecraft, Re-Animator, e dulcis-in-fundo con Ash Williams, protagonista de L'Armata delle Tenebre di Sam Raimi! Quest'ultima serie, è abbastanza recente, conclusasi nel mese di marzo 2014 ed edita dalla Dynamite. E, come se non fosse abbastanza, la bella e agguerrita Cassie ha anche avuto la possibilità di lavorare al fianco delle modelle di Suicide Girls in un numero speciale, guadagnandosi anche un profilo personale con tanto di 'scatti' osé!



Passando alle serie regolari, c'è da dire che qui mi tirerò abbastanza indietro. Se nei singoli one shot pubblicati sia da DDP che da Image, la qualità delle storie si mantengono sempre su dei toni medio-alti, risultando divertenti a tal punto da ignorarne le trame poco approfondite, la serie regolare ha sì dei punti alti, ma anche parecchi bassi. Per quanto mi riguarda, per me Hack/Slash si è concluso al numero 18, tutto ciò che è stato proposto dopo è soltanto una visione appannata di ciò che la serie era stata in precedenza. In un primo momento, c'era una storia da raccontare, vale a dire le origini di Cassie e l'approfondimento della sua personalità e del rapporto con Vlad, senza contare la raccolta immensa di villain carismatici (non sto esagerando, i villain di Hack/Slash sono fighi anche se appaiono in singoli numeri!) e delle vicende che girano attorno ad essi, con l'arrivo della seconda parte della serie, Tim Seeley ha voluto introdurre elementi che hanno parecchio stonato con le trame horror, come per esempio i supereroi, mentre chiuderò un occhio per la setta segreta (The Black Lamp Society), anche se pure quella è stata abbastanza pesante. La storia va avanti anche nella seconda pubblicazione per la Image, anche se devo dire che nel finale, vale a dire gli ultimi sei numeri, la storia è riuscita a decollare (ma a mo' di dodo) ed è valsa la pena leggerla. Non si può dire, però, che nonostante questi punti bassi, Hack/Slash non sappia essere divertente e tenere il lettore sulle spine, fino a invogliarlo a continuare a leggerne le storie!

Considerazioni e letture consigliate.
In definitiva, non mi andrebbe certamente di dire che Hack/Slash sia la miglior serie mai pubblicata, però è riuscita ad appassionarmi, e questo non è un male, se consideriamo anche che non sono neanche un grande appassionato di horror. I personaggi sono tutti carismatici, a partire dai due protagonisti, Tim Seeley ha lavorato veramente duro per tentare di non far perdere un colpo alla sua creatura, e nonostante abbia strafatto in certi punti, ha sempre trovato il modo di uscirne, e di creare storie a dir poco geniali, e degli antagonisti unici nel loro genere. La serie, tuttavia, è abbastanza stereotipata, ma ci sta in quanto è fatta apposta per essere una lettura leggera, non certamente un fumetto d'autore. Basandomi sul mio personale giudizio, Hack/Slash è riuscito a divertirmi, a farmi strappare qualche risata, quindi è promossa! E Cassie Hack rientra di fatto tra i miei personaggi femminili preferiti, insieme a Catwoman e Painkiller Jane. Per quanto riguarda i disegni, devo ammettere che sono molto, molto belli, soprattutto quelli di Emily Stone presente nella prima parte della serie regolare. Come di consueto, segnalo anche come reperire le letture (rigorosamente in digitale, in quanto la serie regolare non è mai arrivata in Italia). La prima serie pubblicata per la DDP è disponibile sul sito ufficiale della medesima casa editrice (a sua volta, raggiungibili tramite l'app ufficiale), mentre per quelle della Image c'è il solito ComiXology. Se prediligete il cartaceo, tutto ciò che c'è da leggere su Cassie e Vlad è raggruppato in ben 6 volumoni Omnibus, ma se proprio volete andare sul sicuro segnalo i one shots che personalmente ho gradito maggiormente:
  • Euthanized
  • Girls Gone Dead
  • Land of the Lost Toys
  • Hack/Slash Vs. Chucky
  • ComicBook Carnage
  • Slice Hard
  • My First Maniac
Per quanto riguarda Euthanized e Girls Gone Dead, in Italia è stato pubblicato inizialmente in un unico volume edito da 001 Edizioni, al costo di soli 8€, nemmeno molto se proprio si vuole avere un'idea ben chiara. Inoltre, da segnalare anche che la Panini ha già pubblicato un TPB contenente ben 4 storie (Euthanized, Girls Gone Dead, Comic Book Carnage e Slashing Through the Snow) al costo di 14€!

Se non vi ho convinto, pazienza.


martedì 18 febbraio 2014



L’ultima volta che abbiamo visto Painkiller Jane era il 2007 sotto l’etichetta Dynamite, impegnata a sventare una minaccia terroristica in quel di New York, e a vedersela con un Terminator inviato dal futuro. Dopo sei anni, l’ex-detective Jane Vasko sbarca alla Marvel Icon, e ritorna con una scoppiettante mini-serie di quattro numeri piena d’azione, scritta ancora una volta dal suo “papà”, Jimmy Palmiotti.

The Price of Freedom è giunto alla sua conclusione agli inizi del 2014, e ci presenta ancora una volta una Jane Vasko decisamente distaccata dal suo ruolo di supereroe come invece era nata inizialmente, anche se questo aspetto si era già perso in Everything Explodes del 2007. In questa storia, Jane viene incaricata di proteggere la principessa Poonwalla, figlia di un noto imprenditore arabo con nemici praticamente ovunque; e saranno proprio questi nemici a dare la caccia alla principessa, e Jane – che come al solito si ritrova coinvolta per fare un piacere alla sua ex-collega e amica di una vita Maureen – si prenderà cura di lei. Come è solito delle storie di Painkiller Jane, anche The Price of Freedom è un fumetto ricco d’azione misto a divertimento, un po’ per le dinamiche degli scontri spinti all’estremo (grazie al fattore di guarigione di Jane, che la spinge a prendere pallottole in pieno volto!) che per il susseguirsi delle battute della protagonista, che si dimostra ancora una volta con una personalità forte e carismatica.

Il fulcro della storia, tuttavia, sembra più incentrata all’argomento “sesso” che sull’azione.  Già in Everything Explodes, eravamo venuti a conoscenza della bisessualità di Jane Vasko, cosa che qui viene ripresa ma stavolta concentrandosi di più sull’interesse di Jane verso Maureen (non ignorando Seth, menzionato e con un ruolo veramente marginale rispetto alle precedenti storie), e ancora più maggiormente sull’indipendenza sessuale della stessa, cosa praticamente inesistente nel precedente fumetto del 2007, in cui veniva rivelato come lei avesse praticamente trascurato la vita sessuale da dopo l’incidente che le ha conferito i suoi poteri di guarigione. Su questo aspetto, possiamo anche parlare di un’ulteriore maturazione del personaggio, cosa che comunque avviene in ogni fumetto di Painkiller Jane, e forse uno dei suoi migliori aspetti, tanto da non riuscire a risultare troppo “statico”. Ma come detto, l’elemento sessuale in questa nuova mini-serie è fin troppo frequente, se teniamo anche conto che in tutti e quattro i numeri, si vede almeno una volta il seno di Jane, mentre addirittura nel numero 2 c’è un’intera sequenza di combattimento in cui la protagonista combatte senza mutande (lasciando molto all’immaginazione, comunque sia).

In conclusione, Jimmy Palmiotti ci presenta una nuova storia divertente su Painkiller Jane, riuscendo ad essere ancora una volta divertente e innovativo, senza mai annoiare il lettore. Per quanto riguarda il personaggio di Jane, la ritroviamo praticamente lì dove l’avevamo lasciata, con qualche modifica: più matura, decisa e sicura di sé, rispetto al passato. L’elemento che in precedenza la definiva “pazza scatenata” tendente all’autolesionismo, sempre dovuto al fattore di guarigione, qui è in parte scomparso, lasciando spazio più alla consapevolezza di sé stessa e dei suoi poteri. Tra qualche capezzolo, qualche battuta, scazzottata e sparatoria, The Price of Freedom è un fumetto d’azione divertente che gli amanti del personaggio sapranno apprezzare. E se non sarà comunque abbastanza, Painkiller Jane ritornerà a maggio, questa volta insieme al gruppo nella quale testata debuttò nel lontano 1994: le 22 Brides, con alla sceneggiatura sempre Jimmy Palmiotti e la moglie Amanda Conner ai disegni!


Painkiller Jane: The Price of Freedom è disponibile all'acquisto sia tramite negozi online, che in versione digitale su ComiXology.

Danjel


Molti conosceranno già Nemi, il controverso personaggio creato dall'autrice norvegese Lise Myhre, e protagonista di numerose strisce che ormai da tempo spopolano sul web tramite social network, blog e forum interamente a lei dedicati. Per chi non la conoscesse, ecco un breve identikit: Nemi Montoya è una ragazza alternativa, ascolta musica metal, ama bere birra, adora i dolci, il fantasy e soprattutto i bei ragazzi. Sotto molti aspetti, incarna un po' lo stereotipo della ragazza alternativa, ma imparando a conoscerla attraverso le numerose strisce, può facilmente accadere di riuscire ad immedesimarsi in lei, e soprattutto ad amarla come se fosse la propria migliore amica.

Quando mi fecero leggere la prima volta le strisce di Nemi, l'ho amata dal principio. Indubbiamente il fattore maggiore del mio avvicinamento al personaggio, è stato per il suo look metallaro, che all'epoca da amante del genere forse ha giocato maggiormente sul resto; fatto sta che al di là delle varie strisce sul web, non ho mai veramente approfondito, e mi son sempre lasciato andare alla lettura occasionale. Ultimamente, però, mi è tornata in mente, e con un colpo di fortuna sono riuscito a reperire su Amazon il primo dei due volumi su Nemi pubblicato in Italia, Cuori Borchiati, edito da Elliot Edizioni nel 2008, e devo dire che pur trattandosi di una semplice raccolta di strisce, è stata una lettura veramente stimolante, capace di far strappare numerosi sorrisi, grosse risate e anche di far riflettere. Lise Myhre, che da sempre ha dichiarato che il personaggio di Nemi non rispecchia assolutamente la sua personalità, è riuscita a creare un personaggio d'impatto, capace di essere fuori dalle righe mantenendo comunque dei toni mai volgari, se pur espliciti, lasciandosi andare talvolta in riflessioni a carattere sociale, sfociando addirittura nel romanticismo, il tutto senza mai perdere il suo caratteristico tono pungente.


Metallara, ma non solo!
Nemi si presenta come una ragazza dalla pelle pallida, sempre vestita di nero, e con dei gusti tendenzialmente alternativi, il ché lascerebbe presumere una maggiore vicinanza alla sottocultura heavy metal che altro, ma questo fino a un certo punto. Sebbene il personaggio di Nemi sia nato nel 1997 proprio per questo target specifico, non è stato difficile per la Myhre riuscire ad accostare il personaggio anche ad un pubblico differente. Nemi di fatti ha una personalità tutta sua, ed è difficile non riuscire a sentire una sorta di legame con lei. Cinica, infantile, sognatrice ad occhi aperti, sempre che riesce a prendersi l'ultima parola, tutte caratteristiche che formano un personaggio dolce ma forte allo stesso tempo, capace di farsi voler bene anche nei suoi attimi di frivolezza. Il tutto, ovviamente, accompagnato da dei disegni carini, da una colorazione forse un po' troppo accentuata, ma che per lo stile che adotta per le strisce ci sta anche bene. Come detto, Lise Myhre ha sempre voluto discostarsi dal suo personaggio, tenendo sempre a precisare che lei non è Nemi, e forse è stata proprio questa capacità di creare un personaggio diverso da lei a rendere Nemi così carismatica.

Dando un'occhiata generale alla raccolta di Cuori Borchiati, il voto è abbastanza alto da avermi convinto a comprare anche il secondo volume, Amori Metallici, mentre se voi non siete ancora convinti, fatevi un giro nel web alla ricerca delle sue strisce, mentre è doveroso segnalare la pagina ufficiale di Nemi su Facebook, gestita da Lise, che nonostante abbia ormai volto lo sguardo altrove (sta lavorando su una sua opera fantasy, attualmente!), ancora trova tempo per realizzare sporadicamente qualche striscia di Nemi. Questo a dimostrazione che quando si ha passione, la creatività non verrà mai a mancare nemmeno se si tratta dello stesso personaggio da quasi 20 anni!




Danjel