Oggi, doppia recensione.
Ciò di cui andrò a parlare quest'oggi è Hercules, film uscito in questi giorni nelle sale che vede come protagonista l'ex wrestler Dwayne "The Rock" Johnson sotto la regia di Brett Ratner (X-Men: Conflitto Finale, Rush Hour) ispirato al fumetto di Steve Moore, Hercules: The Thracian Wars, distribuito dalla Radical Comics.
Passando prima in analisi al fumetto, davvero spenderò pochissime parole. Trattasi di una miniserie in 5 volumi scritta da Steve Moore con i disegni di Admira Wijaya, che narra un'avventura del tutto slegata al mito di Hercules, ma che si ricollega ad essa. Qui Hercules altri non è che un mercenario, che porta al suo seguito degli abilissimi guerrieri che si sono uniti a lui nel corso degli anni durante le sue famosissime 12 fatiche, più Iolao il famosissimo nipote del figlio di Zeus, che lo seguì per gran parte delle sue imprese. Incaricato dal re Cotys di addestrare il suo esercito, questo si ribellerà dopo essersi reso conto della sua tirannia, e delle sue ambizioni tutt'altro che nobili. Hercules, quindi, si ritroverà a fronteggiare lo stesso esercito da lui addestrato, pur di fermare la sete di potere del tiranno.
La storia, fin qui, è abbastanza semplice. Un qualcosa che vuole riempire delle ambientazioni affascinanti, accompagnate da dei disegni che sono veramente ben curati. Le battaglie sono spettacolari, una vera goduria per gli occhi, affiancando una storia che si va ad affiancare al mito regalandoci una storia in più sul leggendario Hercules.
Il rapporto finale è: a me sia il fumetto che il libro non mi sono dispiaciuti. Dal film me lo aspettavo uno stravolgimento, come giusto che sia, anche se non approvo. Quando si tratta di personaggi seriali va bene eliminare qualche elemento caratteristico e prender spunto da saghe per crearne una con una sua personalità, ma qui stiam parlando di una graphic novel, avrebbe anche potuto essere più fedele! Ma tant'è. Tanto sono abbastanza sicuro che molti che sono andati a vedere Hercules (e in sala non ce ne erano pochi!) neanche sapranno dell'esistenza del fumetto, e in caso contrario non l'avranno nemmeno letto. Diciamo che entrambe le opere vanno prese per come sono, storie slegate al mito, anche se la scelta arrogante degli sceneggiatori di Hercules, di demolire il mito per costruire "la vera leggenda" è abbastanza discutibile.
Nota conclusiva. Alan Moore, come qualcuno saprà, aveva chiesto ai fan di boicottare il film in quanto sfrutta il nome dell'autore in modo illecito, Steve Moore (non c'è alcuna parentela), passato a miglior vita, senza il consenso dei familiari. Alan Moore, di solito, si è sempre lasciato andare in critiche del genere, penso che questa volta abbia ragione. Per come è stato trattato il fumetto, tuttavia, boicottarlo sarebbe stata cosa buona e giusta.
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