venerdì 20 maggio 2016



Una sola parola: capolavoro.
Riassumo così ciò che penso di Scream Queens, serie tv nata dal genio di Ryan Murphy e dai suoi colleghi Brad Falchuk e Ian Brennan, tutti e tre già autori di un'altra serie di successo, American Horror Story. Ma prima di cominciare, partiamo con delle note personali.

È un po' di tempo che sto trascurando il mio blog a causa di impegni personali e me ne dispiaccio. Avrei voluto parlare di Batman v Superman, del nuovo X-Men di Bryan Singer e di tante altre cose ma confesso che non ero molto ispirato a scriverne. Gli ultimi mesi mi hanno visto impegnato in alcune faccende che, spero, abbiano uno sbocco lavorativo, il tutto inerente all'ambiente "artistico", per così dire. Non ho scritto di alcunché questi mesi per un semplice motivo, la mancanza di ispirazione sopra riportata. Il non aver visto materiale che mi stimolasse nel parlarne è stato non dico un problema, ma un'impedimento nella stesura di almeno qualche rigo per quanto ne avessi avuto voglia di parlarne. Come mi ricollego a Scream Queens, con ciò? Beh. Scream Queens mi ha riportato qui, con la voglia di scriverne, con la voglia di trasmettere le sensazioni che ho provato e, soprattutto, la voglia di riuscire a spronare qualcuno a vedere una serie che, secondo me, rappresenta una delle migliori a livello creativo in questo nuovo millennio.

Fatta questa breve parentesi, cercherò di stare ben attento a non fare spoiler.
Però, una breve introduzione alla serie devo farla. Di cosa parla Scream Queens: una serie di delitti stanno avvenendo in un campus universitario, in particolar modo sembra aver preso di mira una confraternita (una sosority, a dire il vero), la KKT. L'unica cosa di cui tutti sono al corrente è che l'assassino si aggira con un costume da diavolo rosso, la mascotte del campus. Il tutto, contornato da alcuni misteri che si aggirano all'interno della sorority che pongono radici in un evento avvenuto nel 1995. Emma Roberts è Chanel, presidentessa della confraternita, accompagnata dalle sue "fedeli" minions alle quali vengono ironicamente affibbiate il suo stesso nome accompagnate da un numero di riconoscimento. Skyler Samuels è Gracem la recluta intenta a svelare misteri e omicidio per riportar un briciolo di dignità alle confraternite. Infine, Jamie Lee Curtis è la preside femminista dell'università, Cathy Munch. Con un cast veramente all'altezza, Scream Queens utilizza gli stessi cliché dei classici thriller e horror, ispirandosi per modus operandi all'opera di Agatha Christie Dieci piccoli indiani, smontandoli, rimontandoli in un sinuoso vortice di non-sense per poi plasmare l'opera satirica cui poi si tratta.

Io stesso ero un po' scettico sulla pretenziosità della serie, non credevo si trattasse di vera e propria satira in quanto, sì avevo apprezzato American Horror Story in passato, ma non reputavo produzione e sceneggiatura all'altezza di tale obiettivo. E invece, con mio sommo piacere, la serie riesce in pieno nel suo intento! Scream Queens si lancia quindi nella descrizione di una società moderna bombardata dalla troppa informazione le cui generazioni, le stesse di Twitter, Tumblr e vari social media, sono diventate egocentriche, superficiali, prive di talune emozioni e, soprattutto, vittima delle mode del momento - e il finale di stagione riassume in pieno questo concetto. Il tutto, adoperando uno stile folle e nonsense che magari potrebbe far storcere il naso a chi si aspetterebbe qualcosa di meno eccentrico, ma è proprio l'eccentricità a rendere Scream Queens speciale.


I personaggi sono volutamente sopra le righe, alcuni sono delle vere e proprie macchiette, altre prive di coerenza e il tutto per legare alla satira mirata di cui sopra ma soprattutto anche per smontare, anzi, ridicolizzare la logica nelle sceneggiature di genere. Le scuse che i personaggi utilizzano come alibi, persino gli spiegoni sono montati su con una logica spicciola, che fa acqua da tutte le parti, lasciandosi andare in un nonsense esageratamente esilarante creando un'atmosfera di follia, sfruttando anche dei momenti di tensione montati in maniera ridicola, così privi di logica che lo spettatore deve solamente lasciar correre e accettare la realtà, un po' come accade in questa nuova società dove ogni regola sembra essere priva di significato.

Ed è proprio questo concetto che, a mio parere, sembra che sia il vero punto forte. Abbiamo personaggi mossi da una forte morale ma che sono facilmente corrompibili. Gli unici che portano avanti la loro causa sono sempre messi da parte o ridicolizzati. Il personaggio interpretato da Jamie Lee Curtis è simbolico: femminista convinta, viene continuamente presa di mira dagli sceneggiatori per i suoi modi di fare eccentrici, quasi sempre riguardanti la sfera sessuale. Una femminista mossa da reali valori che si vede sempre contrapposta a Chanel (Emma Roberts), altro personaggio femminile dal carattere forte e indipendente ma pur sempre dipendente dalla popolarità e dal restare nelle grazie di Chad, il suo fidanzato che ha rapporti sessuali con tutte le donne del campus (ma proprio tutte). Insomma, per farla breve, Scream Queens contrappone quasi sempre una morale forte al suo esatto opposto che a sua volta risultano entrambi muoversi in una maniera paradossalmente speculare, sottolineando come tutto sia corrompibile e di come, per raggiungere i propri obiettivi, ognuno si macchia (anche solo pensandoci) di un delitto.

Il tutto, cimentandosi in una non tanto grottesca caricatura della società moderna.

Un paragrafo andrebbe speso anche per il cast. Partiamo da Emma Roberts, non avrei mai pensato di dirlo ma in Scream Queens è veramente fenomenale. Il ruolo da lei interpretato le calza divinamente, per quanto interpreti un personaggio veramente odioso, riesce ad appassionare, a far ridere. Stesso discorso va per il fidanzato Chad, interpretato da Glen Powell, vera e propria macchietta della serie, il personaggio più stupido di tutti (non che ce ne sia uno sano). Discorso inverso è per quella che dovrebbe essere la protagonista Grace (Skyler Samuels), il quale risulta un po' anonimo anche se mi vien da pensare sia voluto, in quanto nello spirito della serie, sarebbe colei che dovrebbe rappresentare la Final Girl degli horror che viene "schiacciata" dal carisma delle cosiddette Regine dell'Urlo, personaggi quasi sempre prive di spessore.
Infine, io spendo una parola anche per Abigail Breslin e Billie Lourd (rispettivamente le Chanel #5 e #3), due personaggi che ho veramente apprezzato e che mi hanno divertito fino alla fine. Le caratterizzazioni dei personaggi sono come già detto sopra le righe e prive di alcuna logica ma l'abilità delle attrici (soprattutto loro due!) ha reso la serie ancora più godibile in quanto sono riuscite alla perfezione nell'interpretare il loro ruolo di ragazze, sì frivole e stupide, ma ugualmente complessi in quanto vittime di veri e proprio disturbi psicologici.

In conclusione.
L'ho già detto in apertura. Per me, Scream Queens è un capolavoro. Promosso a pieni voti, da una scala da 1 a 10, gli darei 11. L'abilità di creare una serie per ragazzi che strizzasse l'occhio anche a chi è cresciuto con la cultura anni '90 è stata magistrale, così come il modo scelto con cui fare satira riuscendo a smontare, a sua volta, concetti e cliché tipici dei film di genere. Anche l'idea stessa di far morire in ogni episodio un personaggio chiave, che potrebbe risultare banale, funziona così alla grande che risulta una motivazione in più per guardare l'episodio successivo. Non ho memoria dell'ultima volta in cui mi sono divertito così tanto nel guardare una serie, Scream Queens è riuscita nell'intento, al punto anche da farmi tornare nel mio blog appositamente per parlarne. Non so se la seconda stagione, già annunciata, sarà all'altezza, rimpiango quasi la seconda stagione di AHS, ma se gli sceneggiatori continueranno su questa strada, credo possa essere davvero una delle serie più divertenti in circolazione.

Spero che, grazie a queste righe, abbia convinto qualcuno a guardare questa serie.
E se lo fate, guardate il terzo episodio e pensatemi.
Pensate che è stato l'episodio più bello.

Ricordatevi che Coney è la cosa migliore apparsa in quella seria.